Il contesto
Da novembre 2023 è iniziata una serie di attacchi contro le navi transitanti nel Mar Rosso, con missili lanciati dallo Yemen dall’organizzazione degli Houthi.
Da ottobre ad oggi la situazione è andata via via aggravandosi, con ovvie ripercussioni anche sul settore del trasporto marittimo relativamente al traffico navale nel Mar Rosso e nel Canale di Suez.
Risale a pochi giorni fa il conteggio delle navi colpite dagli attacchi yemeniti: più di 200 navi sono state attaccate subendo danni, una intera nave è stata sequestrata, oltre 180 navi hanno cambiato rotta, circumnavigando l’Africa e sostituendo quindi il passaggio attraverso il Canale di Suez.
Il Canale, peraltro, aveva avuto a marzo 2021 un altro momento di forte crisi con l’incaglio della nave portacontainer Evergiven, incaglio che aveva causato l’interruzione della intera catena mondiale degli approvvigionamenti, causando forti ritardi negli arrivi e impensabili congestionamenti nei porti.
L’influenza sulle assicurazioni merci (cargo all risks)
Middle East insurance review riferisce che “i premi assicurativi contro i rischi di guerra per le spedizioni attraverso il Mar Rosso sono in aumento dopo i nuovi attacchi alle navi mercantili da parte degli Houthi.
Fonti del settore assicurativo hanno dichiarato che i premi per il rischio guerra sono saliti a circa l’1% del valore di una nave, dallo 0,7% circa della scorsa settimana e che si prevede un aumento dei tassi”
Anche prima dei recenti attacchi il mercato assicurativo londinese annoverava il Mar Rosso meridionale e il Golfo di Aden tra le aree ad alto rischio, soprattutto relativamente alla pirateria, come evidenziato nella JCC Global Cargo Watchlist
Oggi, lo Yemen e le sue acque territoriali sono classificati con rischio Severe 5.7
Le polizze merci (cargo all risks) assicurano il rischio guerra e il rischio scioperi e eventi sociopolitici con due clausole dedicate: si tratta delle War & Strike Clause del mercato inglese, delle Krieg – e Streik und Aufruhrklausel del mercato tedesco o delle clausole rischio guerra e rischio scioperi del mercato italiano (ANIA)
Tutte queste clausole prevedono la facoltà dell’assicuratore di recedere dal rischio guerra, scioperi e terrorismo, con il preavviso previsto dalle clausole.
Assibroker International ha già riscontrato le prime reazioni del mercato assicurativo italiano:
per le spedizioni marittime in transito, da e per le aree di seguito indicate, ovvero nelle acque racchiuse dai confini a nord-ovest dal il Mar Rosso, a nord-est dal confine Yemen/Oman, a sud-ovest dal confine tra Somalia/ Kenya e a est in mare aperto secondo le coordinate GPS indicate nei vari comunicati, alcuni assicuratori hanno comunicato formale disdetta ai rischi guerra e scioperi, con preavviso di 7 giorni, mentre altri assicuratori hanno scelto di richiedere un sovrapremio da calcolarsi sulla somma assicurata e in aumento sul tasso corrente di polizza
Chi viene interessato da tali importantissime variazioni?
Sono interessate le polizze merci all risk stipulate dagli importatori o esportatori ma anche dalle società di spedizioni e di trasporti che offrono ai propri clienti la copertura merci per conto.
Assibroker International e il team di consulenti restano a vostra disposizione per chiarimenti