Lo scongelamento della merce durante il trasporto: il danno che non vorresti mai avere (soprattutto se non ti assicuri)
Durante un trasporto marittimo transoceanico il gruppo frigorifero di un container reefer andava in blocco.
Nel container erano stivati prodotti ittici congelati che, interrompendosi la catena del freddo,
non venivano mantenuti alla temperatura richiesta di – 20°C.
Gli alimenti giungevano a destino scongelati e in avanzato stato di deterioramento.
L’accordo ATP e la direttiva HACCP
L’ATP (Accordo sui Trasporti Internazionali di Derrate Deperibili e sui Mezzi Speciali da Utilizzare per tali Trasporti) è un trattato delle Nazioni Unite sottoscritto nel 1970 che stabilisce gli standard per il trasporto internazionale di alimenti deperibili tra gli Stati che lo hanno ratificato.
L’ATP definisce le condizioni di temperatura degli alimenti refrigerati, congelati e surgelati, nonché la classificazione dei mezzi adibiti al trasporto in isotermici, refrigerati, frigoriferi e caloriferi. Anche i container reefer rientrano nella tipologia di mezzi soggetti alla normativa ATP.
Nel definire le temperature massime da tenere durante il trasporto, suddivise per tipologia di derrata alimentare, stabilisce anche la temperatura massima tollerabile per periodi di breve durata.
L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) un protocollo, un insieme di procedure volte a tutelare il consumatore e garantire la salubrità e sicurezza degli alimenti, con attenzione alla prevenzione dei rischi e ai punti critici di controllo.
Questi ultimi sono le fasi del ciclo produttivo dell’alimento da monitorare periodicamente, tra le quali rientra anche la fase del trasporto.
È messo a punto dalle aziende alimentari per garantire la produzione, lo stoccaggio e il trasporto in sicurezza degli alimenti.
Il Reg. CE 852/2004 e il D.Lgs 193/2007 di recepimento in Italia sono la normativa di riferimento che ha reso obbligatorio l’HACCP per tutta la filiera alimentare.
Il danno alla merce
Il perito incaricato accertava scongelamento totale tramite la misurazione delle temperature a cuore dei prodotti ittici presenti nel container, un carico di valore di circa Eur 50.000.
La merce, inidonea al consumo umano, veniva smaltita presso un impianto certificato.
La polizza assicurativa cargo all risks
L’importatore dei prodotti ittici, per proteggersi dai danni economici derivanti dal danneggiamento o dalla perdita di questi prodotti estremamente sensibili alle variazioni di temperatura, aveva opportunamente stipulato la polizza cargo all risks che gli abbiamo proposto in fase di consulenza e analisi dei rischi.
Aveva ben compreso la necessità di tutelarsi quanto più possibile, considerando infatti che gli acquisti di merci avvengono con Incoterms che pongono a suo carico i rischi del trasporto.
Il nostro ufficio sinistri trasporti ha ben gestito la pratica: il sopralluogo del perito incaricato avveniva il giorno successivo a quello di arrivo nel terminal del porto italiano.
L’indennizzo avveniva per il valore merce di Eur 50.000 e, grazie alla garanzia di rimborso delle spese di smaltimento fino a Eur 20.000, la nostra cliente non ha subito ulteriori ingenti danni economici a seguito di questo sfortunato evento
La scelta di proteggere le spedizioni della merce acquistata con la polizza cargo all risks si è dimostrata vincente.
Evita le perdite economiche per non aver assicurato le tue merci!
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